Aspetti ambientali diretti e indiretti

• ISO 14001:2004

• REGOLAMENTO EMAS:2001

• OHSAS 18001:2007

Lo studio CONSULENTI INDUSTRIALI ASSOCIATI è specializzato nella certificazione dei Sistemi di Gestione Ambientale e della Sicurezza.

Lo studio progetta ed implementa:

- Sistemi di Gestione Ambientale secondo la Norma UNI EN ISO 14001:2004
- Sistemi Ambientali da sottoporre a convalida EMAS.

Inoltre offre alle aziende servizio di consulenza per la certificazione dei Sistemi di Gestione della Salute e della Sicurezza nei luoghi di lavoro secondo lo standard OHSAS 18001:2007 e la norma UNI 10617 per le imprese a rischio di incidente rilevante (Dlgs 334/99).


Gli Aspetti Ambientali Diretti e Indiretti.
Questioni da prendere in considerazione per la convalida EMAS e per la Certificazioni UNI EN ISO 14001:2004.
A) Aspetti Ambientali Diretti
B) Aspetti Ambientali Indiretti

Aspetti Ambientali Diretti

1. Consumo di Materie Prime
a) Principali materie prime utilizzate
b) Dati relativi ai consumi
c) Modalità di trasporto
d) Sistemi di movimentazione e di trasporto.

2. Consumo di acqua
a) Fonti di approvvigionamento
b) Dati relativi ai prelievi idrici annui

3. Consumo di energia
a) Fonti energetiche
b) Tipo di combustibile utilizzato
c) Dati di consumo annuo

4. Prodotti finiti
a) Dati relativi ai prodotti finiti ed alla loro pericolosità
b) Modalità di trasporto dei prodotti
c) Sistemi di movimentazione e di stoccaggio

5. Emissioni in atmosfera
a) Punti di emissione (sorgenti puntuali e diffuse)
b) Sostanze inquinanti emesse
c) Sistemi di prevenzione e di abbattimento adottati per il contenimento delle emissioni
d) Sistemi di monitoraggio, frequenze di campionamento e sostanze monitorate.
e) Dati quantitativi relativi alle concentrazioni e al flusso di massa degli inquinanti, confrontati con i relativi limiti di legge

6. Acque reflue
a) Sistema di smaltimento e di raccolta delle acque reflue con indicazione dei punti di sversamento
b) Dati relativi alle portate delle acque reflue distinguendo tra acque di processo, di raffreddamento, piovane, ecc.
c) Trattamento delle acque reflue , modalità di smaltimento dei fanghi, modalità di gestione delle emergenze
d) Modalità di gestione dell’interfaccia con eventuale depuratore consortile
e) Sistema di monitoraggio, frequenze di campionamento e sostanze monitorate
f) Dati quantitativi relativi alle concentrazioni e al flusso di massa degli inquinanti, confrontati con i relativi limiti di legge

7. Contaminazione del suolo
a) Caratterizzazione del suolo
b) Risultati di analisi effettuate sulla eventuale contaminazione del suolo ed esposizione dei dati quantitativi relativi a tali analisi.
c) Eventuali pericoli di sversamenti sul suolo delle sostanze trattate (materie prime, prodotti , rifiuti) e indicazione degli eventuali provvedimenti adottati.
d) Descrizione delle aree destinate allo stoccaggio dei materiali solidi e dei rifiuti
e) Sistemi di raccolta delle acque di lavamento per le aree scoperte pavimentate, ecc.).

8. Produzione di rifiuti
a) Principali rifiuti prodotti con indicazione dei codici CER
b) Dati relativi ai quantitativi di rifiuti prodotti distinti per tipologia (pericolosi e non).
c) Modalità di gestione dei rifiuti individuando la destinazione finale per ciascuna tipologia.
d) Sistemi di movimentazione e di stoccaggio dei rifiuti (per esempio luoghi, modalità, tempi).

9. Rumore
a) Dati relativi alla campagna di monitoraggio all’interno ed all’esterno del sito confrontati con i relativi limiti di legge (notturni e diurni).
b) Presentazione della mappa (in scala) con i punti di campionamento.

10. Inquinamento elettromagnetico
a) Eventuali pericoli di esposizione del personale a campi elettrici e radiazioni non ionizzanti (a bassa e ad alta frequenza) e misure di prevenzione adottate.
b) Indicazione dei valori calcolati o misurati del campo elettrico ed elettromagnetico relativamente alle aree interessate confrontati con i relativi limiti di legge.

11. Questioni locali
a) Provvedimenti adottati per il contenimento di odori e polveri.
b) Accorgimenti per la mitigazione dell’impatto visivo

12. Trasporti
a) Numero e caratteristiche (motorizzazione, età media, ecc.) degli automezzi utilizzati per il trasporto di materiale e persone
b) Consumi di carburante
c) Pianificazione dei percorsi

13. Sicurezza e salute dei lavoratori (D. Lgs. 626/1994)
a) Valutazione del rischio
b) Formazione /Informazione
c) Dati infortunistici (indici di gravità e frequenza)

14. Rischi di incidenti rilevanti (D. Lgs. 334/1999)
a) Analisi delle tipologie di incidente rilevante
b) Studio delle conseguenza
c) Precauzioni adottate dal punto di vista impiantistico e operativo per prevenire gli incidenti (compresi gli accorgimenti per ridurre l’errore umano).

15. Effetti sulla biodiversità
a) Evoluzione della biodiversità locale attraverso il monitoraggio delle specie acquatiche (microrganismi e piante).
b) Evoluzione della concentrazione di alcune sostanze,(metalli, sostanze tossiche o bioaccumulabili) in organismi viventi
c) Evoluzione della manifestazione di alcune patologie, vegetali, animali o umane legate a una particolare sostanza o emissione


Aspetti Ambientali Indiretti

1. Ciclo di vita del prodotto
a) Indicazione delle misure adottate per identificare , valutare e prevenire i possibili impatti ambientali generati dai prodotti durante il loro ciclo di vita: progettazione, sviluppo, imballaggio, trasporto , uso recupero e smaltimento rifiuti.
b) Indicazione degli impegni dell’organizzazione nell’informare il pubblico sui rischi per la salute relativi all’uso dei prodotti (vedi formaldeide, piombo nelle vernici, ecc.) e sulle opportune avvertenze da conservare, ai fini del rispetto ambientale, nella manipolazione, utilizzazione ed eliminazione dei prodotti.

2. Politiche in materia di investimenti, crediti e servizi assicurativi
(per gli istituti finanziari e assicurativi)
a) Finanziamenti agevolati per la certificazione dei Sistemi di Gestione Ambientale delle aziende secondo il regolamento CE 761/2001 EMAS e/o norma UNI EN ISO 14001:2004.
b) Finanziamenti a lungo termine per investimenti volti alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili o a basso impatto ambientale.
c) Finanziamenti a lungo termine per interventi di tutela ambientale e per la gestione del territorio
d) Riduzione dei premi assicurativi per le imprese con certificazione ambientale

3. Immissione di prodotti su nuovi mercati
a) Grado di sensibilizzazione alle tematiche ambientali del nuovo mercato
b) Infrastrutture esistenti (impianti di trattamento dei rifiuti, impianti di depurazione delle acque, ecc.)

4. Scelta e composizione dei servizi utilizzati
a) Caratteristiche ambientali dei servizi di alloggio (alberghi, centri congressi, ecc.)
b) Caratteristiche ambientali dei servizi di trasporto per merci e persone
c) Caratteristiche ambientali dei servizi di ristorazione

5. Decisioni amministrative e di programmazione
a) Risultati derivanti da scenari sperimentali o simulazioni
b) Risultati derivanti dalla realizzazione di iniziative analoghe.

6. Assortimento dei prodotti distribuiti e venduti
(per le organizzazioni che distribuiscono prodotti o li vendono al dettaglio)
a) Politiche di acquisto rispetto ai prodotti distribuiti o venduti al dettaglio (prodotti con etichette ecologiche, prodotti che prevedono un piano di ritiro da parte del produttore (reverse logistic), ecc.

7. Fornitori, appaltatori e subappaltatori
a) Indicazione dei criteri ambientali ed etico-sociali con i quali vengono scelti fornitori, appaltatori e subappaltatori e delle condizioni imposte nei contratti di fornitura affinchè le attività svolte siano conformi alla politica ed agli obiettivi ambientali dell’impresa.
b) Formazione e informazione di fornitori, appaltatori e subappa


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